Fabio Emanuele campione prima della pioggia sul Monte Condrò
In una uggiosa domenica di ottobre segnata dalla pioggia, a Serrastretta, alle pendici dei monti della Sila, Fabio Emanuele vince lo Slalom Monte Condrò e conquista il sesto titolo tricolore in carriera. Al pilota molisano, al via della competizione sulla sua Osella PA 9/90 Alfa Romeo, è basta la prima delle tre manches nel programma di gara, l’unica corsa in condizioni di asciutto, per salire sul gradino più alto del podio con il tempo di 1’56” e 23 centesimi e chiudere i giochi. “Sono felicissimo di questo risultato che arriva a conclusione di una stagione bella e combattuta fino all’ultimo”, dichiara il campione a fine giornata. “Quando ho iniziato a correre negli slalom guardavo a piloti come Augusto Cesari come a miti inarrivabili: oggi che posso confrontarmi con loro e il percorso che mi ha portato a poterlo fare mi riempie di orgoglio. Dedico questa vittoria alle persone che hanno creduto in me, ai giovani per i quali spero di essere un esempio di dedizione e perseveranza, anche e soprattutto nelle difficoltà, e alla mia regione, il Molise, che è piccola ma sa mettere in campo grandi passioni come so fare io quando corro”. Per un Fabio Emanuele che, legittimamente, festeggia c’è un Salvatore Venanzio che, altrettanto legittimamente, mastica amaro. Il pilota campano che partiva indossando la tuta e i panni di uno tra i probabili candidati alla vittoria, l’unico, almeno sulla carta, in grado di poter sfilare dalla tasca di Emanuele il titolo di campione, esce di scena senza poter recitare nemmeno una battuta: dopo aver messo in fila due ritiri al volante della sua Radical SR4 Suzuki in altrettante manches, è costretto a non prendere il via della terza e ultima salita a causa della pioggia fattasi battente. Fuori dai giochi Salvatore Venanzio, la seconda posizione va a Michele Puglisi che festeggia a Serrastretta la conquista del titolo di Campione Italiano Slalom Under 23. Il giovane pilota catanese ferma le ruote della sua Radical Prosport Evo a soli 36 centesimi dal vincitore dopo il primo passaggio sui 2520 metri a cronometro del percorso di gara ritmato da dodici postazioni di rallentamento. Gradino più basso del podio per il quattro volte Campione Italiano Slalom Luigi Vinaccia, ultimo tra gli 87 piloti ammessi al via della competizione, a chiudere sotto il tempo dei due minuti totalizzando 119,95 punti al volante di una Osella PA 9/90 con motore Honda. Giovanni Greco e Michele Poma, entrambi in gara su Radical SR4 Suzuki, sono in classifica assoluta rispettivamente quarto, con 125,45 punti, e quinto, con 127,30 punti, davanti a Donato Catano, velocissimo e spettacolare al volante della A112 Suzuki con cui fa suo il Gruppo E2 SH a soli 63 centesimi dalla vettura che lo precede. La settima piazza è occupata da Nicola Paola Almirante su Radical SR3 Suzuki e da Gaetano Pria su Elia Avrio ST09 Suzuki che nella prima manche, l’unica da entrambi disputata, fermano il cronometro sullo stesso tempo di 2’08” e 25 centesimi. Giuseppe Peraino, nono assoluto, è il più veloce tra le vetture del Gruppo E2 SS su Formula Ghipard. Chiude la top ten dello Slalom Monte Condrò che quest’anno festeggiava il traguardo delle diciotto edizioni Marcello Bisogno, primo tra le vetture del Gruppo Speciale Slalom davanti ad Agostino Fallara, undicesimo assoluto: a separare i due piloti, entrambi su Fiat 127, meno di cinquanta centesimi. Il Gruppo Prototipi Slalom è vinto da Michele Mazza su Fiat X1/9, quindicesimo assoluto davanti a Domenico Gangemi che sale sul gradino più alto del podio di Gruppo E1 Italia con la sua Fiat 127. Poker di vittorie per la Peugeot 106 Rallye: in Gruppo A con Paolo Battiato, in Gruppo N con Ignazio Bonavires (che è risultato vincitore dopo i controlli tecnici sulla vettura di Guarino a causa di un reclamo), tra le Racing Start con Luigi Morena e tra le Racing Start Plus con Roberto Alessio Vespoli. Antonio Ferragina vince tra le bicilindriche con una Fiat 126.