Alberto Santoro nella top five di Torregrotta
La discesa dal carrello è arrivata nel tardo pomeriggio della vigilia, quando era ormai impossibile poter provare almeno un minimo la sua rediviva Radical SR-4. La sport british che aveva accompagnato Santoro alla conquista del titolo siciliano slalom 2014, si è consegnata al veterano trapanese in forma smagliante. Già al primo impulso ai pistoni,ha capito subito che il quattro in linea preso in cura dalla Np Racing di Avellino e dalla Mauriello Motorsport, aveva un erogazione megatonica. Così anche le prime esplorative traiettorie dello stint di Ricognizione, gli hanno subito ribadito che anche l’assetto e la guidabilità, facevano il paio con la quota velocistica del propulsore: una quota tecnica per questo nuovo step evolutivo, da tante stelle in pagella. Con un carattere tanto diverso, soprattutto come erogazione, serve però un fisiologico adattamento per il pilota: intelligenza propria ed esperienza del veterano, hanno così suggerito ad Alberto Santoro di correre il round di Torregrotta in modalità ”padre di famiglia”, per decifrare senza svarioni le nuove sfumature tecniche della SR-4 by NP Racing& Mauriello Ms. Salendo verso gli scacchi, Fast Alberto ha scoperto postazione dopo postazione quanto si siano affilate le armi della barchetta che lo accompagnerà nelle sette prove del Tricolore Slalom che si è prefisso di correre nel 2015. Il quinto posto finale, perlopiù davanti ad altri assoluti e vincenti specialisti della guida a mani incrociate, ha convinto Santoro della possibilità di stare nel parterre di pregio di queste gare negli appuntamenti che verranno. Il suo obiettivo è infatti arrivare più a ridosso possibile dei driver titolati, costruendo con prestazioni di livello ma soprattutto costanti, una classifica che renda onore agli sforzi tecnici e personali sostenuti con i propri partner tecnici. A tal proposito, Alberto Santoro esprime soddisfazione a limitatore per il lavoro realizzato sulla propria Radical SR-4:” C’era da essere contenti del livello della mia macchina già per come andava l’anno scorso, ma Carmine della Np Racing e la Mauriello Motorsport per l’elettronica, sono riusciti a rendere ancora più performante e reattiva la mia vettura. Per dirla in una parola, la mia macchina è davvero mostruosa.. Cambia tutto, ma cambia anche il modo di scaricare la potenza a terra. Sono stati bravissimi, come sempre. Questo mi dà fiducia per i prossimi impegni del Tricolore, come quello di Campobasso che non conosco e che scoprirò un paio di giorni prima del 24 maggio. Quest’anno mi approccio con grande curiosità ed umiltà al Tricolore Slalom, conscio che mi confronto con piloti velocissimi ed esperti: perciò mi giocherò le mie carte con grinta e voglia di confrontarmi ai più alti livelli. A fine stagione faremo un bilancio”.