All’8 Slalom Trofeo Selva di Fasano, il ritorno di Andrea Currenti, protagonista vincente di un emozionante “giorno perfetto”
Catania – Ci sono giorni in cui tutto torna magicamente al proprio posto… tutto quadra. In un 2022 travagliato Andrea Currenti non ha gareggiato, dopo aver chiuso un ciclo vincente con la squadra che si era cucito addosso e che gli aveva consentito di dominare in questi anni il combattutissimo ambiente delle Bicilindriche, con Domenico Cosentino a curare la parte motoristica e Nunzio Farinato l’assetto. Domenica 20 novembre è tornato al volante di una Fiat 500 Gr. 5, messagli a disposizione dalla Samo Competion, ed ha ripreso da dove aveva lasciato, vincendo. A dare maggior peso alla sua affermazione c’era l’impressionante numero di contendenti ed il loro livello. Chapeau! Ma lasciamo alle sue parole il racconto delle forti emozioni vissute a Fasano:
“In questo 2022 turbolento dal punto di vista lavorativo, ho deciso di allontanarmi dal motorsport, prendendomi un anno sabbatico.
Ma il bisogno fisiologico di correre, a volte si fa forte come tutte le dipendenze.
Avevo deciso di partecipare alla gara di Vallelunga, ma il mio stato d’animo era molto influenzato dalle condizioni di salute di mia zia Mariella, che si aggravarono proprio mentre mi recavo in autodromo.
Ero combattuto, avrei voluto tornare a casa, ma l’arrivo in autodromo, specie nel vedere la curva Roma, mi ha dato la spinta necessaria ad indossare il casco! Ho provato a fare due giri, il Team Bonsignore ha lavorato molto per mettermi in condizione di gareggiare, valeva la pena provarci. Subito un problema tecnico, nell’unico turno di prove libere, ci ha costretto al ritiro, l’ho preso come un segno del destino ed ho prenotato un aereo per tornare a casa. Nel frattempo, ho chiamato mia zia, che ha cercato di rassicurarmi sul suo stato di salute, mi disse che dovevo gareggiare e che dovevo dedicarle la vittoria! A quel punto ho deciso di rimanere in autodromo e di fare le qualifiche, ma il propulsore si è rotto al primo giro, Altro segno del destino. Ho deciso di abbandonare, nonostante l’unico giro cronometrato, mi avrebbe permesso di partire in prima fila per la gara, ed è stata una saggia decisione, perché tornato in Sicilia, ho trovato mia zia cosciente, e quelle saranno le sue ultime ore.
Se non fossi tornato, non mi sarei mai perdonato il fatto di non averla mai più vista in vita…soprattutto perché so che le gare fanno parte della mia vita, ma non sono la mia vita.
Domenica, a Fasano abbiamo assistito a numeri da record nella categoria bicilindrica, ben 45 partenti, per onorare un grande preparatore, ma soprattutto una grande persona: Giacomino Sabatelli, scomparso prematuramente, sono davvero onorato di aver vinto il suo memorial, ma soprattutto nel mio cuore ho potuto cogliere l’occasione per dedicare la vittoria a zia Mariella, che per lo più è sempre stata una Mamma, che si è spenta prematuramente e ingiustamente a 54 anni.
Colgo l’occasione per ringraziare per la gara di domenica il patron della Samo Competition, Luigi Sambuco, tutto il suo staff, nelle persone di Vincenzo Pagano, Giacomino Cerra e la Ciarcelluti s.r.l, per il motore messo a disposizione.
Il Team ha mantenuto le mie aspettative, sono bastati due chilometri cronometrati per indicare al Team le modifiche da apportare ad una macchina inedita in conformazione pista, che è stata sapientemente stravolta tra prima e seconda manche, permettendomi di conquistare il primato di categoria. Un plauso va fatto pure alla scuderia Catania Corse, sempre onnipresente in tutti i campi di gara.
Infine, ma non per importanza, ringrazio il Team/Famiglia Cosentino/Farinato, per aver ottenuto insieme, in questi anni, importanti primati come quattro Titoli italiani, tre in salita ed uno in pista, con il quale mi lega un rapporto che va al di là delle competizioni. Rapporto che in più occasioni è stato messo alla frusta, influenzato da stupide dicerie da pseudo protagonisti del motorsport, ai quali consiglio di essere meno social e più racing!!!!”
C’è poco da aggiungere alle parole di Andrea, in questo giorno perfetto ha potuto onorare la promessa che aveva fatto alla zia Mariella a Vallelunga e siamo certi che quando ha alzato la coppa al cielo con gli occhi lucidi, lei, orgogliosa più che mai, sorridendo gli abbia asciugato le lacrime con una carezza dal cielo… Bentornato Andrea!