Enrico Zandonà ancora una volta davanti a tutti nel 2° Slalom Val di Sole
Le grandi attese della vigilia erano state ben riposte. La seconda edizione dello «Slalom Val di Sole» ha offerto uno dei duelli più appassionanti che si ricordino in questa specialità: la presenza di Christian Merli, che per una domenica si è tuffato in mezzo ai big delle salite a gimcana, ha dato lustro alla gara, ha offerto enormi stimoli agli avversari e ha reso ancora più incerta la classifica finale, rimasta in sospeso fino all’ultimo secondo dell’ultima salita, quella di Merli. Dopo aver litigato per tre manche (quella di ricognizione e le prime due cronometrate) con i birilli, il pilota fiavetano nell’ultima è riuscito a confezionare una tornata pulita, che gli è valsa la seconda piazza assoluta alle spalle del re indiscusso della specialità, Enrico Zandonà. Il veronese, alla guida dell’affidabilissima Formula Reynard 883, questa volta si è quindi messo alle spalle non solo l’avversario più temibile delle ultime due stagioni, Alessandro Zanoni su Kawasaki Formula Gloria CB, alla fine terzo assoluto, ma anche il neo campione d’Europa della salita, regalandosi una giornata da incorniciare. Subito ai piedi di questo podio stellare si è piazzato il meranese Roman Gurschler su Fiat 500 Bmw, che ha come sempre affrontato con grande aggressività la competizione, seguito da Marlock su Gloria 065.
A decidere tutto, come accennato, è stata l’ultima prova, la terza. Fino ad allora Merli aveva realizzato ottimi tempi, ma aveva toccato quattro birilli nella prima ascesa e due nella seconda, vanificando così le due belle prestazioni. A comandare era così stato dapprima Zanoni, il più rapido nella manche di apertura (170,87 punti) anche a causa di alcuni problemi incontrati da Zandonà, poi lo stesso fuoriclasse veronese (168,08 nella seconda). Nella terza il campione europeo è riuscito a salire senza accollarsi alcuna penalità (167,23), ma Zandonà ha fatto meglio di lui per appena 93 centesimi (166,30), mentre Zanoni ha toccato un birillo. Il podio era così stabilito. Per il vincitore è il secondo successo in due edizioni dello «Slalom Val di Sole».
Dietro ai tre big è stata battaglia. Gurschler (181,20) e Marlock (183,56) hanno confermato le proprie qualità, bene si è comportato anche Thomas Pedrini su Radical Pro Sport, sesto con 190,89 punti, seguito da Cristian Grimaldi su Renault 5 Gt Turbo (198,21), Daniele Cristofaro su Formula Arcobaleno (199,73), Ronny Marchegger su Fiat 500 Kawasaki (200,36) e Kevin Lechner su Bmw M3 (201,18). Detto dei primi dieci, lo stesso Lechner si è imposto nel gruppo A davanti a Simone Broggio su Opel Corsa Gsi, Christian Manzoni su Citroen Saxo nel gruppo N, Enzo Grimaldi su Renault 5 Gt Turbo nel gruppo E1. Maurizio Visintanier su Bmw M3 ha primeggiato fra le vetture storiche. Accanto alla gara di velocità è stata organizzata anche quella di regolarità, con sette concorrenti al via, vinta dalla coppia Monachella – Antino su Fiat 127. Inoltre 38 Porsche provenienti dalla Scandinavia, riunite in Val di Sole per il decimo raduno del «Porsche Club Alpetur di Svezia, Norvegia e Danimarca», sono sfilate in parata per due volte, arricchendo il programma.
Stimolato dalla giornata di sole, numeroso è stato il pubblico che si è distribuito lungo il percorso, disegnato fra Dimaro e Folgarida, per seguire le tre prove e per vedere in azione Christian Merli non solo impegnato in gara con l’Osella PA 21, ma anche in veste di apripista d’eccezione con l’Osella FA 30 campione d’Europa, portata in Val di Sole per testare alcune regolazioni.
La manifestazione, che era valida per il Trofeo Veneto Trentino, va agli archivi con soddisfazione degli organizzatori, ovvero la Scuderia Adige Sport capitanata da Luca Manera, il Consorzio Dimaro Folgarida Vacanze, guidato dal presidente Marco Katzemberger, l’Apt della Val di Sole, il Comune di Dimaro Folgarida e le Funivie Folgarida Marilleva: aver ottenuto, in sole due edizioni, consensi unanimi da parte di piloti e pubblico dà grandi energie per guardare già alla terza edizione.
Le dichiarazioni
Enrico Zandonà, il vincitore, non può che sorridere. «Sono particolarmente soddisfatto, perché è stata una bella giornata. Ho vinto, ho gareggiato con un campione come Christian e siamo riusciti a superare i problemi incontrati nella prima manche, quando un inconveniente al retrotreno destro mi ha fatto toccare per tre volte i birilli. Nella seconda prova ho pensato a portare a casa il risultato, nella terza l’usura delle gomme mi ha impedito di fare di meglio. In quanto a Christian, mi ha stupito la velocità con la quale ha imparato a destreggiarsi nelle gimcane, ma è un grande pilota con ottime vetture, è stato bello vederlo in azione qui. L’anno prossimo ci riproveremo con la nuova Fiat 500».
Christian Merli, secondo classificato, commenta così la sua domenica da slalomista: «Un’esperienza particolare, non c’è dubbio, questa. È cominciata con una serie di arrabbiature per il fatto che ho toccato tante volte i birilli, ma poi ci ho preso gusto e alla fine mi sono divertito. Ho capito che tutto dipende da come si affronta la prima serie di ostacoli e non mi dispiacerebbe potermi mettere ancora alla prova in questa specialità. Ho potuto provare alcuni settaggi sulla FA 30 grazie ai test che mi hanno permesso di compiere salendo prima dell’apripista e poi ho messo alla prova il nuovo motore 1000 della PA 21, quindi torno a casa soddisfatto. Ora l’obiettivo è cercare di vincere le ultime tre gare del Civm per provare a conquistare il titolo italiano: non sarà facile, ma ci provo».
Alessandro Zanoni, terzo classificato, archivia così la giornata: «Questo è uno degli slalom che mi piacciono di più, organizzato benissimo, con un bel percorso in una valle bellissima. Sapevo bene che uno come Christian, se avesse capito in fretta qualcosa di birilli, avrebbe fatto bene e così è stato. Sinceramente mi aspettavo di chiudere un po’ più vicino a Zandonà, ma il potenziale c’è e si tratta solo di svilupparlo».